Spettroscopia THz Applicata a Nuovi Stati Aggregati della materia
STANSA
Finanziamento del: Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Calls: Bando Ricerca Scientifica 2017
Data inizio: 2018-10-01 Data fine: 2020-09-30
Budget totale: EUR 30.000,00 Quota INO del budget totale: EUR 15.000,00
Responsabile scientifico: Bartalini Saverio Responsabile scientifico per INO: Bartalini Saverio
Calls: Bando Ricerca Scientifica 2017
Data inizio: 2018-10-01 Data fine: 2020-09-30
Budget totale: EUR 30.000,00 Quota INO del budget totale: EUR 15.000,00
Responsabile scientifico: Bartalini Saverio Responsabile scientifico per INO: Bartalini Saverio
Principale Organizzazione/Istituzione/Azienda assegnataria: CNR – Istituto Nazionale di Ottica (INO)
altre Organizzazione/Istituzione/Azienda coinvolte:
Abstract: Abbiamo recentemente sviluppato una sorgente continua con eccezionali proprietà di stabilità, larghezza di riga e accordabilità, che copre tutta la regione tra 1 e 7 THz.
Ora intendiamo applicare questa sorgente luminosa allo studio delle proprietà fisico-chimiche della materia.
In particolare intendiamo studiare il processo di solvatazione di ioni rilevanti per la biofisica e per la chimica dell’atmosfera.
Produrremo degli aggregati consistenti nello ione da studiare e da un numero definito di molecole di solvente.
Questo ci permetterà di seguire il processo di solvatazione aggiungendo una molecola di solvente alla volta, e di studiare la geometria e simmetria delle calotte di solvatazione.
La spettroscopia al THz è particolarmente adatta a questo scopo, perché rileva precisamente i modi di bend e stretch dei legami a idrogeno, che sono i responsabili per l’arrangiamento del solvente attorno al soluto.
Ora intendiamo applicare questa sorgente luminosa allo studio delle proprietà fisico-chimiche della materia.
In particolare intendiamo studiare il processo di solvatazione di ioni rilevanti per la biofisica e per la chimica dell’atmosfera.
Produrremo degli aggregati consistenti nello ione da studiare e da un numero definito di molecole di solvente.
Questo ci permetterà di seguire il processo di solvatazione aggiungendo una molecola di solvente alla volta, e di studiare la geometria e simmetria delle calotte di solvatazione.
La spettroscopia al THz è particolarmente adatta a questo scopo, perché rileva precisamente i modi di bend e stretch dei legami a idrogeno, che sono i responsabili per l’arrangiamento del solvente attorno al soluto.